FAMIGLIA PLANTAGINACEAE
In base a recenti studi genetici in questa Famiglia, costituita prevalentemente da piante erbacee e suffrutici (spermatofite, dicotiledoni), sono stati recentemente inseriti generi che appartenevano ad altre. Sembra probabile però che alcuni di questi possono in realtà essere considerati come generi di transizione fra questa ed altre Famiglie. Perciò trovare caratteri morfologici identificativi sicuri e validi per tutte le entità ad oggi a lei attribuite (circa 1900 specie e 200 generi) è impresa difficile (o impossibile); praticamente si può affermare che la posizione di questa Famiglia è ancora in via di sistematizzazione tassonomica. Le Plantaginaceae sono diffuse in tutto il globo.
Cymbalaria muralis G. Gaertn., B. Mey. & Scherb. subsp. muralis (Ciombolino dei muri), presente al Bargo, fiori e foglie.
Graziosa pianticella perenne e glabra, che si incontra costantemente su muri o rocce umide; ha fusti sottili striscianti e ricadenti, lunghi 10-80 cm (forma aggregati che spesso ricoprono il substrato); le foglie sono alterne e col picciolo più lungo (2-4 cm) della lamina; quest’ultima è di forma largamente cordata o reniforme, palmatinervia a 5-7 lobi (il superiore acuto) e un po’ incavata a tazza (= kimbe, da cui il nome generico), con la pagina inferiore spesso porporina; i piccoli fiori – calice di 2-2,5 mm, a lobi lanceolato-lineari; corolla di poco inferiore al cm, di colore violetto con fauce gialla coperta da un rigonfiamento del labbro inferiore; sperone di 1,5-3 mm – sono solitari all’ascella delle foglie; la capsula è globosa, glabra e poco più lunga del calice.
Digitalis lutea L.(Digitale gialla), presente al Bargo, infiorescenza.
Il genere Digitalis è costituito da piante erbacee per lo più perenni o bienni, a fusto eretto e robusto; foglie semplici, abbastanza grandi e alterne, spesso anche basali; i fiori – calice diviso in 5 lobi ineguali più brevi del tubo corollino; corolla (gialla o rossa) a campana con tubo cilindrico o rigonfio, restrinto sotto il lembo, che appare obliquo e a due labbra, l’inferiore + lunga e con 3 lobi ineguali – sono riuniti in grappoli ± unilaterali e terminali; il frutto è una capsula ovato-acuminata che si apre in 2 valve per liberare i piccoli e numerosi semi. Tutte questa piante contengono, soprattutto le foglie, glicosidi attivi sul cuore (terapeutici fino ad un certo dosaggio e tossici (ed anche mortali) a dosi poco più alte = basso indice terapeutico).
D. lutea, alta da 50 a 100 cm, si caratterizza per: le foglie basali dentate grossolanamente e lunghe 9-14 cm; il calice a lobi stretti, che non si ricoprono alla base fra loro; la corolla di dimensioni 5-7 x 15-25 mm, gialla, con lobi laterali per lo più ricurvi e lobo medio a labbro inferiore di poco superiore agli altri 2; tubo corollino cilindrico (2-7 mm di diametro) e non rigonfio; capsula ovale-conica appena attenuata all’apice.
Digitalis micrantha Roth (Digitale appenninica),presente al Bargo, la pianta.
D. micrantha, poco più bassa della precedente si distingue da quella per: le foglie basali lineari-spatolate, poco dentellate e lunghe 12-20 cm; il calice a lobi larghi che si ricoprono alla base fra loro; la corolla bianco-giallastra di 2-3 x 9-11 mm a lobi laterali non ricurvi; capsula globosa e bruscamente attenuata all’apice. Rappresenta una delle tre specie endemiche italiane presenti al Bargo.
Gratiola officinalis L. (Graziella), presente alle Cascine, parte superiore della pianta e (a) il fiore.
Erbacea caratteristica di zone umide, perenne a rizoma stolonifero; il fusto è eretto alto da 10 a 50 cm; le foglie, lanceolate, dentellate in alto, sono sessili e opposte; i fiori – calice a 5 segmenti sottili e con due piccole brattee alla base; corolla (15-18 mm) con tubo giallastro terminante in due labbra di colore bianco-rosato, con la superiore a 2 lobi e l’inferiore a 3, poco diversi tra loro – sono posti, solitari e su lunghi peduncoli sottili, all’ascella delle foglie; il frutto è una capsula conica lunga ~ come i sepali.
Kickxia elatine (L.) Dumort. (Cencio minore), presente al ex al Bargo e Cascine, Fiori e foglie
Erbacea annuale, a fusto eretto-diffuso, vellutato e alto 20-50 cm; le foglie, a breve peduncolo e alterne, hanno le medie-superiori a lamina astata e le inferiori ovata; i fiori - calice a 5 lobi lungamente triangolari; corolla gialla e viola alla fauce, di ~ 8 mm con lungo sperone dritto o poco ricurvo, e due labbra a 2 segmenti superiori e 3 inferiori – si presentano solitari all’ascella delle foglie; capsula globosa.
Linaria pelisseriana (L.) Miller (Linaria di Pillicier), presente al ex al Bargo, Fiori
Il genere Linaria è costituito da erbe perenni o annuali, a foglie semplici, sessili, verticillate e/o alterne; i fiori – calice a 5 lobi ineguali; corolla (varia colorazione) glabra esclusa la fauce, prolungata in uno sperone ha il tubo che si apre in due labbra, la superiore a 2 lobi e l’inferiore a 3 (il centrale è rigonfio in basso, alla fauce) – sono inseriti singolarmente all’ascella delle foglie o riuniti in grappoli terminali; il frutto è una capsula globosa o ovata contenente molti semi. L. pelissaeriana è specie annuale, glabra e glauca, a fusto sottile ed eretto, non ramificato e alto 15-50 cm; le foglie subsessili e lineari, in basso sono verticillate e in alto alterne; i fiori (15-20 mm) hanno la corolla blu-violacea e fauce bianca, lo sperone drito e rivolto in basso, e sono riuniti in un racemo corto e denso alla fioritura e che poi si allunga con la fruttificazione.
Linaria vulgaris Mill. (Linaria comune), presente alle Cascine, Fiori con ape
L. vulgaris è specie erbacea perenne, a fusti eretti, semplici o ramificati, molto fogliosi, alti 20-80 cm; le foglie sparse, sono lineari o strettamente ellittiche (lunghe 2-6 cm e larghe 1-10 mm); i fiori – calice di 3-6 mm, glabro a segmenti lanceolato-acuti; corolla di ~ 2-3 cm, gialla a fauce aranciata, sperone (10-13 mm) conico e un po’ ricurvo – sono riuniti in densi racemi di 5-30, su pedicelli di 2-8 mm; capsula lunga 5-7 mm, globosa obovata o oblunga.
Misopates orontium (L.) Raf.(Gallinetta comune), presente alle Cascine, Infiorescenza
Pianta erbacea annuale, a fusto eretto, a volte ramoso e alto 20-50 cm; foglie a lamina lineare o lanceolata, margine intero, brevemente picciolate, alterne le superiori e opposte le inferiori; i fiori – calice pubescente, a sepali ineguali e lineari; corolla (1-1,5 cm) ~ uguagliante i sepali, rosea a fauce giallastra – inseriti solitari all’ascella fogliare con brevissimo pedicello a formare infiorescenze interrotte e fogliose; capsula con peli ghiandolari, ovata e posta obliquamente, più breve dei sepali.
Plantago lanceolata L.(Lingua di cane), presente alle Cascine e Bargo, Pianta epigea
Il genere Plantago comprende soprattutto piante erbacee (raramente arbusti nani); le foglie sono per lo più disposte in rosetta basale; i fiori, ermafroditi, – calice erbaceo profondamente diviso in 4 segmenti; corolla divisa in 4 petali riflessi a maturità; stami 4 – sono riuniti in spighe o capolini densi posti in cima a lunghi peduncoli; il frutto è una capsula a 2-4 logge, che si apre circolarmente in basso. P. lanceolata è un’erbacea perenne, a breve radice verticale, con varie rosette basali di foglie (2-30 x 0,5-3,5 cm) per lo più glabre, lanceolate, acuminate in alto e lungamente picciolate, intere al margine e a 3-7 nervature evidenti; i fusti, solcati profondamente, sono assai più lunghi delle foglie (10-60 cm); i piccoli fiori – brattee ovate di ~ 3 mm; sepali 2,5-3 mm; corolla glabra e biancastra a tubo di 2-3 mm e lobi lanceolati-acuti di ~ 2 mm - sono inseriti in spighe dense ovoidi o anche più allungate.
Plantago major L. ( Piantaggine maggiore), presente alle Cascine e Bargo,Pianta epigea
P. major è erbacea perenne, a breve radice e a 1 o poche rosette; fusti appaiono non solcati, eretti o ascendenti, alti 10-50 cm; foglie ovate o ellittiche, per lo più intere, con picciolo un po’ alato e lamina a 5-9 evidenti nervature; i piccoli fiori – brattee 1-2 mm, glabre; sepali di ~ 2 mm, subuguali e scariosi al margine; corolla con tubo di ~ 2 mm e lobi di ~ 1 mm – sono riuniti in infiorescenze spiciformi dense lunghe quanto o meno dello scapo sottostante; capsula di 2-4 mm.
Veronica anagallis-aquatica L.(Veronica acquatica), presente alle Cascine, Infiorescenze e foglie
Il genere Veronica è costituito da piante erbacee poco elevate, a volte un po’ legnose; le foglie sono semplici, opposte nella parte inferiore; i piccoli fiori – calice profondamente divisi in 4 (-5) segmenti; corolla per lo più bluastra divisa in 4 segmenti ineguali (il superiore più grande) e tubo breve – sono riuniti in racemi ascellari o terminali, oppure sono solitari all’ascella delle foglie; il frutto è una capsula appiattita o rigonfia, ovata o cordata. V. anagallis-aquatica, come si intuisce dal nome, è specie acquatica generalmente perenne, a fusto eretto o un po’ prostrato, semplice o ramificato, alto da 20 a 80 o più cm; le foglie (2-10 cm), a lamina ovata o lanceolata, acuta e margine dentellato, sono opposte e glabre, sessili e semiabbraccianti le superiori, ± peduncolate le inferiori; i fiori - a corolla (5-10 mm) blu pallido o violetta e poco superiore al calice - sono riuniti numerosi (20-60) in racemi, su pedicelli eretto-patenti di 4-7 mm, più lunghi delle brattee e del calice; la capsula è glabra, suborbicolare e più breve del calice.
Veronica arvensis L.(Veronica dei campi), lpresente alle Cascine e Bargo, Parte superiore della pianta
V. arvensis è specie annuale, pelosa, a fusto eretto o ascendente, semplice o ramificato, alto da 5 a 25 mm; si caratterizza per le foglie completamente dentellate (le cauline ovate) e i peduncoli fiorali, eretti, più brevi del calice e delle brattee; i piccoli fiori blu-chiari sono riuniti in racemi terminali di molte unità; la capsula, ciliata, è più breve del calice, compressa, di forma obcordata con la smarginatura profonda come lo stilo (0,5-1 mm). Non annerisce con l’essicazione.
Veronica cymbalaria Bodart subsp. cymbalaria (Veronica a foglie di cimbalaria), presente al Bargo, Pianta epigea e (a) particolare
V. cymbalaria è specie annuale, pubescente, che, da noi, vegeta soprattutto sui muri; ha fusti diffusi e prostrati di 10-60 cm; si caratterizza per: le foglie rotondeggianti a base cordiforme, a 5-9 lobi col centrale maggiore; per i fiori – calice a lobi ottusi, ovali e ristretti in basso; corolla bianca più lunga del calice – solitari all’ascella delle foglie su peduncoli lunghi 1,5 – 3 cm alla fruttificazione; capsula a peli lunghi 1,5-2,3 mm, rigonfia e smarginata; stilo 1-2 mm.
Veronica hederifolia L.(Veronica a foglie di edera), presente al Bargo, Parte superiore della pianta
V. hederifolia erbacea annuale, pubescente, ha fusto prostrato-diffuso di 10-60 cm; si caratterizza per: le foglie (1-1,5 cm), alterne e con picciolo di 3-6 mm, a contorno semicircolare, palmatolobato a 3-5 lobi col terminale assai maggiore (simili, in piccolo, a quelle dell’edera); i fiori – calice a segmenti acuti e cordati alla base; corolla (6-9 mm) più breve del calice di colore celeste, bianco alla fauce – sono solitari alle ascelle di quasi tutte le foglie e su un peduncolo con una sola linea di peli; capsula glabra e rigonfia; stilo 0,7-1,1 mm.
Veronica montana L. (Veronica montana), presente alle Cascine, Parte superiore della pianta e (a) il fiore
V. montana è specie perenne e pubescente, normalmente di zone montane (come dice il nome); ha fusto diffuso, prostrato, radicante, di 20-70 cm; si caratterizza per: le foglie a lungo picciolo (7-15 mm), contorno ovato e margini fortemente dentati-crenati; i fiori – calice a lacinie obovali e corolla di ~ 1 cm, più lunga del calice e di colore da violetta pallido a bianco striato di scuro; peduncoli di 4-8 mm molto superiori alla brattee e al calice – sono riuniti in racemi ascellari lassi e pauciflori, opposti o alterni; capsula più lunga del calice, compressa, smarginata e ciliato-dentata.
Veronica officinalis L.(Thè svizzero e europeo),presente alle Cascine e ex al Bargo, Parte superiore della pianta
V. officinalis il nome italiano è legato al suo utilizzo fitoterapico in forma di infuso amaro rinfrescante con molteplici proprietà; è specie perenne, vellutata, a fusto prostrato e radicante, di 10-50 cm; si caratterizza per: le foglie a brevissimo peduncolo, opposte, pelose, a lamina ovale e margine dentellato; i fiori - corolla blu-violetto, più lunga del calice - sono riuniti in 1-3 racemi eretti, sottili, ascellari di 15-25 unità; capsula triangolare-allungata, pelosa, compressa e più lunga del calice.
Veronica persica Poir. (Veronica di Persia), presente alle Cascine e Bargo, Parte superiore della pianta e (a) il frutto
V. persica, benché sia una specie esotica (originaria dell’Asia SW), è la più comune e diffusa fra le Veroniche del nostro territorio; annuale, a fusto prostrato-diffuso di 10-50 cm; si caratterizza per: le foglie (9-18 X 10-20) inferiori opposte e superiori alterne, di forma ovale cordata alla base, crenulato-dentate e brevemente picciolate; i fiori - a corolla blu, relativamente grande (8-15 mm) - sono inseriti, solitari, alle ascelle fogliari su lunghi pedicelli (12-22 mm alla fruttificazione) superiori alle foglie; capsula è pelosa, smarginata, a lobi compressi e divergenti e con stilo lungo 2-3 mm.
Veronica serpyllifolia L.(Veronica a foglie di timo), presente alle Cascine e Bargo, Infiorescenza
V. serpyllifolia è un’erbacea perenne, a fusto semplice, ascendente, radicante in basso, alta 10-60 cm; si caratterizza per le foglie oblunghe o ovali, opposte, lunghe 1-2,5 cm, intere o poco dentellate; i fiori – calice a segmenti ineguali, più breve delle brattee che sono ~ uguali al pedicello fiorale (2-5 mm); corolla (5-8 mm) da celestino chiaro a blu-violacea e più breve del calice – si riuniscono in un lungo racemo terminale brattteolato; la capsula (4-6 X 3-4 mm), glabrescente con lieve insenatura, sorpassa di poco il calice.