Caryophyllaceae

FAMIGLIA CARYOPHYLLACEAE

Ricca ed interessante Famiglia formata da oltre 2600 specie riunite in oltre 80 generi, che abita prevalentemente la zona olartica centrata sul mediterraneo e la regione irano-turanica. Generalmente si tratta di piante erbacee (raramente suffrutici) che presentano foglie opposte (più raramente alterne o verticillate); i fiori generalmente hanno il calice tubuloso a 5 lobi e la corolla a 5 petali dotati di una più o meno lunga unghia basale e di scaglie alla fauce; gli stami sono 10 e gli stili 3; il frutto è una capsula a tre logge con numerosi semi (raramente una bacca). In base all’aspetto del fiore si riconoscono tre sotto-famiglie: Alsinoideae (a sepali divisi), Silenoideae (a sepali saldati) e Paronychioideaea (con foglie dotate di stipole e fiori poco evidenti). Di questa Famiglia dal punto di vista economico il fiore più conosciuto è il garofano, coltivato nel mondo intero come fiore reciso o da giardino.

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Arenaria leptoclados (Rchb.) Guss.(Arenaria a rami corti), presente alle Cascine, la pianta epigea e (a) particolare di foglie e fiori.

E’ una pianticella annua, alta fino a una ventina di cm, a fusto ramoso, foglie ovali acute, di 2-8 mm, fiorellini a 5 petali bianchi in cime dicotome, calice di 2-3 mm, capsula conica poco dilatata in basso, facilmente compressibile fra le dita e con semi di 0,3-0,5 mm. Vegeta in prati sassosi e aridi: è più termofila della A. serpyllifolia (la specie successiva).

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Arenaria serpyllifolia L. (Arenaria a foglie di timo), presente al Bargo, rametti con fiori e (a) frutti

E’ simile a A. leptoclados, si distingue soprattutto per il calice dei fiorellini più lungo 3-4 mm, la capsula conica e rigonfia in basso, coriacea (non si lascia comprimere facilmente fra le dita) e i semi di 0,5-0,7 mm. Vegeta in incolti e campi, spesso in ambiente sinantropico.

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Cerastium glomeratum Thuill. (Peverina dei campi), presente alle Cascine e al Bargo, infiorescenze e foglie superiori.

Le specie appartenenti al genere  Cerastium sono rappresentate da erbacee, per lo più di piccole dimensioni e pubescenti, con fiori a 5 sepali e 5 petali (generalmente bifidi) riuniti in cime dicotome (a volte solitari); il frutto è una caspula cilindrica aperta in alto in 10 dentini. A volte è difficile discernere fra le varie specie.

C. glomeraum (5-30 cm di altezza) è caratterizzato dal fatto di avere un ciclo annuale, i fiori a petali di dimensioni circa uguali ai sepali, così come il pedicello del frutto; i fiori sono raggruppati in cime addensate. Vegeta in incolti e zone coltivate.

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Cerastium holosteoides Fr. (Peverina dei prati), presente alle Cascine, capsula (particolare)

 C. holosteoides (10-50 cm di altezza) si caratterizza per essere pianta perenne con presenza di rigetti sterili e infiorescenze in pannicoli dicotomi a più fiori; inoltre i petali sono appena più lunghi dei sepali. Vegeta in ambienti analoghi al precedente.

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Dianthus armeria L.(Garofanino a mazzetti), presente alle Cascine e al Bargo, infiorescenza

Le specie del genere Dianthus (dal greco Dios, Giove, e anthos, fiore: fiore degli dei, per la particolare bellezza)  sono erbacee quasi sempre perenni, ben riconoscibili dalle foglie cauline lanceolato-lineari, opposte e connate sul fusto rigido e poco flessibile; dai fiori a calice lungamente tubuloso e circondato in basso da scaglie (epicalice) e da 5 petali con unghia allungata (per lo più di colore rosso); il frutto è una capsula aperta in 4 denti.

D. armeria è pianta annua o bienne, alta 20-50 cm; ha i fiori a petali rossi maculati di bianco e ad apice dentellato; essi sono riuniti in fascetti terminali e circondati da lunghe brattee. Le scaglie dell’epicalice sono erbacee e i petali tendono ad allargarsi di meno verso l’alto della specie successiva (un po' a forma di triangolo isoscele allungato).

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Dianthus balbisii Ser. ssp liburnicus (Bartl.) Pign. (Garofanino liburnico), presente al Bargo, infiorescenza.

Questa specie, alta 30-50 cm, è simile a D.armeria, se ne distingue per essere perenne con radice legnosa, per i petali rossi a volte maculati di porpora; le scaglie dell’epicalice sono coriacee e i petali si allargano verso l’alto (quasi a forma di triangolo equilatero).

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Lychnis flos-cuculi L. (Fior di cuculo), presente alle Cascine e al Bargo, piante.

Pianta erbacea, perenne e stolonifera; ha fusto eretto (alto 30-60 cm), ramificato, foglie opposte, lanceolate e glabre; i fiori, a 5 petali rosati divisi in 4 sottili segmenti ± allungati e divergenti, sono riuniti in cime dicotome lasse; il frutto è una capsula ovata. Vegeta comunemente in ambienti erbosi e freschi. L’epiteto “fiore di cuculo” è dovuto al fatto che spesso sulla pianta si trova una schiuma prodotta dalla larva di un insetto che era chiamata volgarmente “saliva del cuculo”.

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Minuartia hybrida (Vill.) Schischk. (Minuarzia ibrida), presente al Bargo, parte superiore della pianticella e (a) fiore

Specie annuale, eretta, alta da 3 a 20 cm, a foglie opposte sottili e acute, fiori con sepali più lunghi dei petali (bianchi) e pedicelli più brevi del calice; i fiori sono riuniti in cime a 4-15. Attualmente viene denominata Sabulina tenuifolia (L.) Rchb..

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Moehringia trinervia (L.) Clairv. (Moehringia a tre nervi), presente al Bargo, parte superiore della pianta.

Pianticella di bosco, a fusti striscianti (10-40 cm) e piccoli fiori peduncolati a 5 petali bianchi più brevi dei sepali; quello che la distingue dalle specie affini sono le foglie, ovate, acute e opposte, che sulla faccia inferiore presentano tre evidenti nervature (“trinervia”). I suoi piccolissimi semi attirano le formiche per la presenza di una appendice oleosa così da provvedere, tramite gli insetti, alla dispersione della specie.

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Petrorhagia prolifera (L.) Ball. et Heyw. (Garofanina annuale), presente al Bargo, infiorescenza.

Le specie del genere Petrorhagia sono assai simili ai Dianthus (vedi); si diversificano per avere il calice a 5 angoli (invece che cilindrico) e le brattee scariose (invece che erbacee).

P. prolifera è pianta annuale, a fusto eretto, glabro, alto 10-40 cm, foglie lineari con guaina saldata per meno di 3 mm e fiori a petali rosei.

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Polycarpon tetraphyllum subsp. diphyllum (Cav.) O. Bolòs & Font Quer (Migliarina a due foglie), presente alle Cascine, parte superiore della pianta.

Piccola (5-20 cm) pianticella, annuale, prostrata o ascendente, ramosa, glabra; a foglie da ovali-oblunghe a spatolate, con le mediane verticillate a 4 e le altre opposte, stipole e brattee ± argentate; i piccoli fiori (biancastri) sono raggruppati in cime ± dense. La subsp. diphyllum ha fusto poco o niente ramificato, foglioline a margine cartilagineo, opposte (solo le superiori verticillate) e lunghe come gli internodi.

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Sagina apetala Ard. (Sagina apetala), presente alle Cascine e al Bargo, pianticella epigea.

Le specie del genere Sagina sono pianticelle erbacee, annuali o perenni, a fiori a 4 o 5 sepali e petali, foglie sottili, opposte e connate, a volta con mucrone apicale; il frutto è una capsula.

S. apetala (3-10 cm) è annuale con fiori a 4 sepali e 4 petali (quando visibili e comunque sempre più brevi dei sepali) e le foglie dotate di un mucrone ben evidente.

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Sagina subulata (Sw.) C.Presl (nome comune:Sagina subulata), località Bargo, Parte superiore della pianticella e (a) fiori

S. subulata (2-7 cm) è perenne, a 5 sepali e 5 petali (lunghi come o più dei sepali) e foglie mucronate.

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Silene gallica L. (Silene di Francia), presente al Bargo, parte superiore della pianticella.

Il genere Silene è ricco di specie: si tratta di piante erbacee, annuali o perenni, a foglie per lo più sottili e opposte; i fiori hanno il calice, tuboloso e con evidenti nervature, che si apre in 5-10 denti; la corolla ha 5 petali a unghia lunga e con alla fauce alcune scagliette; il frutto è una capsula dotata di carpoforo (spesso importante per determinare la specie).

S. gallica, alta 5-30 cm, annua, ha le foglie inferiori oblunghe e le superiori lineari e acute, fiori da rosei a bianchi, riuniti in spighe unilaterali lasse, capsula conica con carpoforo breve.

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Silene italica (L.) Pers. (Silene italiana), presente al Bargo, il fiore.

S. italica è specie perenne, con più fusti, alta 20-60 cm, vischiosa, a foglie sottili in alto e oblunghe in basso, fiori a corolla bianca (a volte venata di rosso di sotto) e calice pubescente; essi sono riuniti in infiorescenze allungate, con brattee più brevi dei pedicelli e carpoforo lungo più dei 2/3 della capsula.

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Silene latifoglia Poir. (Silene latifolia), presente alle Cascine e al Bargo, i fiori.

S. latifolia è specie perenne, alta 30-80 cm, poco ramificata, pubescente in basso e vischiosa in alto, foglie ovate, fiori unisessuali a corolla bianca o rosea, calice ghiandoloso con 10 nervature nei fiori maschili e 20 nei femminili, capsula subsferica con 10 denti patenti o revoluti. Specie ruderale, di campi e incolti.

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Silene viridiflora L. (Silene a fiori verdi), presente al Bargo, infiorescenza.

S. viridiflora è specie perenne, pubescente-ghiandolosa, alta 30-60 cm, verde-scura, a foglie inferiori spatolate e superiori lanceolate e acute; i fiori sono riuniti in ampia infiorescenza ramificata, hanno corolla bianco-verdastra, petali bifidi e unghia più lunga del lembo, calice subconico a 10 nervature; carpoforo subnullo. E’ specie nemorale.

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Silene vulgaris (Moench) Garcke s.l. (Strigoli, Silene rigonfia), presente alle Cascine, infiorescenza e (a) fiore.

S. vulgaris è specie perenne, glauca, alta 20-60 cm, a foglie ellittiche e glabre, fiori penduli a petali bianchi con lembo profondamente bifido, calice rigonfio a 20 nervature, capsula subglobosa tre volte più lunga del carpoforo. E’ comunque pianta polimorfa di cui sono descritte numerose subspecie. Le foglie di di questa pianta sono molto apprezzate fra i radicchi sevatici: in Toscana è chiamata Strigoli perché i calici e le capsule rigonfie scoppiettano se compresse con le dita.

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Spergularia rubra (L.) J. Presl & C. Presl (Spergularia rossa), presente alle Cascine, pianta sul terreno e (a) parti superiori

Pianticella a rami prostrati o ascendenti (2-20 cm di lunghezza), annuale o più raramente perenne, pelosa e assai ghiandolosa (soprattutto in alto), a foglioline lineari e brevi, opposte, dotate di stipole argentate e acute; i piccoli fiori hanno 5 petali rossi e sono riuniti in brevi cime lasse; i pedicelli sono lunghi ~ quanto la capsula o di più; i semi non sono alati. Vegeta in ambienti sabbiosi e silicei

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Stellaria media (L.) Vill. (Centocchi comune), presente alle Cascine e al Bargo, parte superiore della pianticella

Il genere Stellaria è costituito da piante erbacee a foglie opposte, fiori a 5 petali bianchi bifidi e 5 sepali, riuniti in cime terminali, capsula aperta in 6 valve, semi numerosi, piccoli, subrotondi, compressi e tubercolati.

S.media è assai comune sia in zone coltivate che incolte; è specie annuale o perenne, a fusto gracile e prostrato (5-50 cm), con 1-2 caratteristiche linee di peli; foglie ovato-acuminate, le inferiori picciolate; i piccoli fiori, a petali bifidi e più brevi dei sepali, sono riuniti in cime lasse; la capsula piriforme è più lunga del calice.

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Stellaria neglecta Weihe (Centocchi nascosto), presente alle Cascine, parte superiore della pianticella.

S. negletta si differenzia da S. media per i petali lunghi quanto o più dei sepali (~ 6 mm).

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Stellaria ruderale Lepšί, Lepšί, Koutechý, Lučanová, Koutecá, Kaplan (Centocchi ruderale), presente alle Cascine, semi.

S. ruderalis è specie descritta assai recentemente, che è molto simile a S. media e neglecta, dalle quali si distingue essenzialmente per i semi che hanno tubercoli allungati, conici, con poche o nessuna papilla in alto.

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