Un fiume colorato ha percorso questa mattina le strade di Poggio a Caiano. Quasi 800 gli studenti partecipanti all’iniziativa promossa dall’istituto comprensivo Filippo Mazzei in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Insieme agli studenti, provenienti dalle scuole primarie Lorenzo il Magnifico e E. De Amicis e dalla scuola secondaria Mazzei, c’erano anche il personale scolastico, l'assessore alla pubblica istruzione Fabiola Ganucci e una rappresentanza dei genitori.
Il corteo si è dato appuntamento alle 10.30 nel cortile della scuola Lorenzo il Magnifico e ha percorso le vie del centro fino alla Villa medicea dove i partecipanti si sono riuniti, accolti dalla dirigente scolastica Antonella Federico che ha voluto ringraziare studenti ed insegnanti per l’impegno e il grande lavoro di preparazione.
“Oggi siamo qui per chiedere la pace – ha affermato la dirigente – e dimostrare la nostra vicinanza al popolo ucraino, duramente colpito dal conflitto. Non si tratta di una manifestazione festosa e non dobbiamo scordare ciò che c’è dietro i nostri striscioni ed i nostri slogan: un profondo spirito di pace e fraternità. Questa piccola camminata ha richiesto un grande lavoro, da parte di tutti quanti. Ringrazio quindi l’amministrazione comunale per la collaborazione nell’organizzazione ed i genitori per il loro supporto. Un ringraziamento particolare va però ad alunni ed insegnanti che si sono preparati a questa giornata, realizzando cartelli, striscioni, bandiere, slogan”.
Tra le iniziative messe in campo dalla scuola, vi è anche il flashmob per la pace realizzato martedì 5 aprile dagli studenti della scuola secondaria Filippo Mazzei.
“La nostra scuola – dichiara l’assessore Ganucci - ha voluto camminare per le strade di Poggio per sostenere la pace ed il Comune è stato ben felice di fermare per qualche minuto il traffico e permettere così a tanti studenti con i loro insegnanti di manifestare per la più giusta causa, che rispecchia anche il nostro sentire come amministrazione. Se qualche automobilista si è arrabbiato per aver trovato una strada chiusa e aver dovuto aspettare, ci auguriamo che sapendo il motivo si sia fermato a riflettere e abbia placato un po’ la sua rabbia: anche queste piccole azioni fanno la forza di questa camminata. I bambini ed i ragazzi, educati dalla scuola ai valori della pace, contribuiscono a loro volta ad educare noi adulti: questo vuol dire educare alla pace.”