Sarà inaugurata alle ore 17 di sabato 22 novembre, nel salone espositivo “Corsetti” delle scuderie medicee, la mostra “Forme senza confini. Silvio Loffredo tra esperienze cosmopolite e nuove tendenze fiorentine”. La mostra, curata da Marco Moretti, si potrà vedere fino al 7 gennaio 2026 a ingresso gratuito. Orari di apertura: venerdì, sabato, domenica e festivi (escluso il giorno di Natale) dalle ore 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 17,30. In occasione dell’inaugurazione dell’esposizione, sabato 22 novembre, il museo “Soffici e del ‘900 italiano” sarà a ingresso gratuito e prolungherà il suo orario di apertura fino alle ore 19,30.
“La mostra su Silvio Loffredo, oltre a celebrare il valore dell’artista, vuole anche ricordare il rapporto che ebbe con Poggio a Caiano nel triennio 1956-1959 come docente di materie artistiche alla scuola media Filippo Mazzei – commenta il curatore della mostra Marco Moretti - Dopo una grande mostra antologica all’Accademia delle arti del disegno nel 2023 e un convegno al Gabinetto Vieusseux in Palazzo Strozzi due anni dopo, Loffredo torna all’attenzione del pubblico con un’esposizione che ne esamina il percorso artistico attraverso i fermenti delle neo-avanguardie di cui fece parte. La mostra – aggiunge Moretti - si snoda attraverso le correlazioni dei vari raggruppamenti artistici che nell’arco d’un decennio si formarono, si ruppero e/o cambiarono tendenza lasciando spazio a nuovi protagonisti. A confronto con la pittura loffrediana, ricca di influssi europei, troviamo opere di Antonio Bueno, Vinicio Berti, Gualtiero Nativi, Leonardo Ricci (nonno dell’attrice Elena Sofia Ricci, ndr) e collages inerenti alla poesia visiva di Lucia Mannucci, Eugenio Miccini, Luciano Ori e Lorenzo Pignotti, per un totale di novanta opere, tra cui la misconosciuta ‘Architettura in verde’, con la quale Loffredo vinse nel ’62 il premio Arezzo di pittura consistente in un chilo d’oro fino. Altre delle opere presenti hanno avuto visibilità in varie Biennali di Venezia e al Premio del Fiorino”.
“Il Comune di Poggio a Caiano è onorato di ospitare la mostra dedicata a Silvio Loffredo, artista di straordinaria sensibilità, protagonista della scena culturale del Novecento che a Poggio a Caiano, durante un triennio d’insegnamento alla scuola media Filippo Mazzei, era entrato in fervida relazione con Ardengo Soffici – commenta l’assessore alla cultura Diletta Bresci - “Le opere che si potranno ammirare rappresentano non solo un prezioso contributo alla memoria storica e artistica della nostra Nazione, ma anche una testimonianza viva di rinnovamento che Loffredo, latore di influssi europei, condivise con pochi altri artisti nella Firenze ‘conservatrice’ del secondo dopoguerra.
Questa rassegna storica sulle avanguardie fiorentine del secondo ‘900 – termina Bresci - si inserisce in un più ampio percorso di valorizzazione culturale che il nostro Comune porta avanti con convinzione e continuità”
Anche la direttrice del museo “Soffici e del ‘900 italiano’ Giovanna Uzzani si sofferma sul legame di Loffredo con Poggio a Caiano dove è stato docente di discipline artistiche. “Il pregnante ricordo che Marco Moretti traccia nel catalogo – dice Uzzani – restituisce l’immagine di un professore innovativo, capace di proporre ai suoi studenti l’interpretazione e l’osservazione del vero anziché il comune esercizio di copia dai maestri. Con questo approccio, il volto di un compagno di scuola, un utensile di casa, perfino un formicaio diveniva miracolosamente l’espediente per esplorazioni formali inedite, magari con un mazzo di matite colorate o con una qualche sgorbia che incideva una tavoletta di risulta”.