L’ordinanza del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha autorizzato l’accesso agli orti e lo spostamento da casa per recarsi a coltivarli. Sarà attuata anche a Poggio dove sono presenti numerosi orti sociali, ma per evitare assembramenti e la presenza non giustificata negli orti, saranno intensificati i controlli sul territorio.
“Credo nella collaborazione tra enti e nell'importanza di mantenere una linea chiara rispettando anche la gerarchia istituzionale, soprattutto in fase di emergenza", afferma il sindaco Francesco Puggelli. "Tuttavia da medico ritengo che questa apertura degli orti sociali, se non gestita bene e controllata, possa aprire a nuovi contagi e mettere in pericolo la salute di chi li frequenta (oltre che delle rispettive famiglie) che spesso sono anche i soggetti più anziani e quindi più fragili”.
Sarà quindi possibile recarsi agli orti, ma rispettando alcune specifiche condizioni: lo spostamento verso gli orti è consentito soltanto una volta al giorno e le attività svolte all'interno devono essere limitate a quelle necessarie alla tutela delle produzioni vegetali esistenti.
“Da parte dell'amministrazione – aggiunge l'assessore Tommaso Bertini – sarà interpretato il massimo rigore nel rispetto della norma. Chi si reca agli orti deve farlo solo per motivi necessari e quindi per non perdere le colture già esistenti, non per piantare nuove colture. Sarà quindi, per esempio, consentito recarsi a raccogliere le verdure già seminate, ma non la nuova semina di altri prodotti. In generale si raccomanda di ridurre al minimo le visite agli orti: rinunciare per quest’anno ad alcune verdure autoprodotte è forse il sacrificio minore in confronto ad altre ben più gravi conseguenze."
"Sono consapevole di quanto sia importante questa attività per molte persone - conclude Puggelli - ma la tutela della salute pubblica viene prima Mi appello al senso di responsabilità di ciascuno: chiedo ai miei cittadini espressamente di non recarsi agli orti sociali, ma se intendono farlo, visto che un’ordinanza regionale lo permette, che lo facciano con coscienza e rispettando le regole, altrimenti potranno scattare le relative sanzioni. Vorremmo evitare di fare multe, ma l’amministrazione deve agire per proteggere la salute di tutti ed è nostro compito monitorare ciò che avviene all'interno del territorio”.