Nel pomeriggio di ieri, giovedì 9 luglio, nel Teatrino della Villa medicea, la presentazione del volume. Il sindaco Marco Martini: «Tutto il nostro impegno per riportare questo bene al suo splendore originario e restituirlo ai cittadini»
E’ un Teatrino gremito di pubblico quello che ha fatto da cornice nel pomeriggio di ieri, alla Villa medicea, alla presentazione del libro di Marco Masseti “La Fattoria di Lorenzo il Magnifico – Gli animali domestici e selvatici delle Cascine di Poggio a Caiano (Prato): un esperimento pilota nella gestione delle risorse agrosilvopastorali della Toscana del XV secolo”. I presenti hanno assistito ad una vera e propria lezione di zoologia tenuta dall’autore, docente al dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze, che ha passato in rassegna, tra la stupore generale, le specie animali presenti alla Fattoria delle Cascine di Tavola ai tempi di Lorenzo il Magnifico: bufali, conigli, fagiani, pavoni, daini, capre orientali, fenicotteri, vari uccelli esotici e, leggenda non confermata dalle fonti, addirittura una giraffa. «Visitando le Cascine qualche anno fa – spiega Masseti –, rimasi letteralmente abbacinato dalla bellezza del posto: un luogo unico a due passi da Firenze. Decisi quindi di approfondire, ricercando informazioni su libri antichi di vario genere. Così è nato il mio studio». Da lì l’idea del libro, pubblicato dal Comune di Poggio a Caiano, dal Comune di Prato e dal Centro Educazione del Gusto di Prato, con il patrocinio di Slow Food – Prato e in collaborazione con l'associazione P.A.C.M.E., con la prefazione di Gian Antonio Stella. Il volume è uno studio multidisciplinare che ricostruisce, attraverso fonti letterarie, iconografiche ed archeologiche, le caratteristiche e la storia degli animali della Fattoria medicea nel XV secolo. «Solo mettendo insieme più discipline è possibile scoprire cose nuove – ha commentato il direttore del polo museale toscano Stefano Casciu, presente all’evento insieme alla direttrice della Villa medicea Maria Matilde Simari - . L’approccio interdisciplinare del libro restituisce una ricostruzione approfondita di un luogo che, per sua origine, è profondamente permeato di cultura classica».
Non sono mancati durante la presentazione anche i rimandi all’attuale situazione della Fattoria, in questo momento al centro di una complessa vicenda giudiziaria – è intervenuto in proposito all’incontro anche il presidente del “Comitato Salviamo la Fattoria medicea delle Cascine di Tavola” Roberto Dei. «Come amministrazione, facciamo la nostra parte, insieme al Comune di Prato, alla Provincia e ai Comitati civici – ha spiegato il sindaco Marco Martini – per riportare questo bene al suo splendore originario e restituirlo ai cittadini, affinché possa essere vissuto da tutti – la Fattoria è infatti attualmente sequestrata e non agibile – . Fondamentale a questo proposito – continua il primo cittadino – anche il recupero del ponte del Manetti, per il quale è già pronto il progetto definitivo. Attendiamo con ansia lo sblocco dei finanziamenti promessi per dare l’avvio ai lavori». «Quello del recupero della Fattoria medicea è un tema di carattere almeno nazionale – ha affermato l’assessore comunale alla Cultura Giacomo Mari – . Si tratta di un bene straordinario che potrebbe avere, inoltre, risvolti importanti per il territorio anche a livello turistico, potenziando ancora di più la vocazione dell’area». «Le Cascine di Tavola e il complesso mediceo nel suo insieme (comprensivo della Villa e del Bargo) – ha concluso il presidente del Centro Educazione del Gusto di Prato Alessandro Venturi – , per la loro sintesi di ambiente, arte e agricoltura, meritano di diventare il cuore del Parco agricolo della Piana».